Warning: UPDATE command denied to user 'andreaansite'@'10.10.20.37' for table 'cache' query: UPDATE cache SET data = 'a:492:{s:13:\"theme_default\";s:5:\"basic\";s:13:\"filter_html_1\";i:1;s:18:\"node_options_forum\";a:1:{i:0;s:6:\"status\";}s:18:\"drupal_private_key\";s:64:\"620824d34c2f18d959052ff6bd1bf49d698b289c637d9ee0c8faa36cf872cfe7\";s:10:\"menu_masks\";a:35:{i:0;i:127;i:1;i:126;i:2;i:125;i:3;i:124;i:4;i:122;i:5;i:118;i:6;i:117;i:7;i:63;i:8;i:62;i:9;i:61;i:10;i:60;i:11;i:59;i:12;i:58;i:13;i:57;i:14;i:56;i:15;i:45;i:16;i:31;i:17;i:30;i:18;i:29;i:19;i:28;i:20;i:24;i:21;i:23;i:22;i:22;i:23;i:21;i:24;i:15;i:25;i:14;i:26;i:11;i:27;i:10;i:28;i:7;i:29;i:6;i:30;i:5;i:31;i:4;i:32;i:3;i:33;i:2;i:34;i:1;}s:12:\"install_task\";s:4:\"done\";s:13:\"menu_expanded\";a:0:{}s:9:\"site_name\";s:16:\"Andrea Antonelli\";s:9:\"site_mail\";s:23:\"info@andr in /home/andreaan/www/includes/database.mysqli.inc on line 134

Warning: Cannot modify header information - headers already sent by (output started at /home/andreaan/www/includes/database.mysqli.inc:134) in /home/andreaan/www/includes/bootstrap.inc on line 736

Warning: Cannot modify header information - headers already sent by (output started at /home/andreaan/www/includes/database.mysqli.inc:134) in /home/andreaan/www/includes/bootstrap.inc on line 737

Warning: Cannot modify header information - headers already sent by (output started at /home/andreaan/www/includes/database.mysqli.inc:134) in /home/andreaan/www/includes/bootstrap.inc on line 738

Warning: Cannot modify header information - headers already sent by (output started at /home/andreaan/www/includes/database.mysqli.inc:134) in /home/andreaan/www/includes/bootstrap.inc on line 739
Truffe.. Truffe.. Truffe.. ! | Andrea Antonelli

Truffe.. Truffe.. Truffe.. !

 FALSE LICENZE – Truffati 552 comuni di 18 regioni

Bar gestiti con certificati e abilitazioni mai ottenute

 

MILANO - La Guardia di finanza di Padova ha completato una interessante operazione contro un’organizzazione che falsificava documenti necessari ad avviare attività commerciali, che avrebbe truffato 552 Comuni italiani. Secondo il comunicato diffuso dalla stessa Finanza, 1.600 persone sono state denunciate e oltre 200 negozi sono stati già chiusi.

 

Secondo la Gdf “552 Comuni sono stati truffati con certificati, abilitazioni professionali e libretti formativi falsi utilizzati per aprire e/o gestire bar, ristoranti, pizzerie: gran parte degli esercizi facevano capo a cittadini

extracomunitari”. Già chiusi sono oltre 200 esercizi, ma che su altri 2.000 esercizi sono in corso controlli.

 

L'organizzazione agiva in 18 regioni: le 1.600 persone sono state denunciate per reati che vanno dal favoreggiamento dell'illecita permanenza sul territorio nazionale, al lavoro nero, alle frodi fiscali, ai delitti contro la Fede Pubblica".

 

L’operazione denominata “Testa di serpente” per via dei numerosi cinesi coinvolti, era iniziata lo scorso luglio ed ha svelato un giro di immigrazione clandestina e frodi fiscali gestite da professionisti veneti ed asiatici. Vengono arrestati 3 responsabili, tra cui il titolare di una società di servizi alle imprese.

 

Scavando tra le carte e analizzando i pc sequestrati, i finanzieri trovano innumerevoli falsità documentali tra cui centinaia di REC e libretti formativi.

 

Come è noto Rec (Registro Esercenti il Commercio) e libretti sono necessari

se si vuol iniziare a gestire un'attività di somministrazione pasti e bevande.

I primi andrebbero conseguiti al termine di corsi professionali di 120 ore ma, per un extracomunitario che ha problemi di lingua o per un italiano che non vuole perdere tempo, la soluzione è pronta.

 

Come? Pagando, in contanti, una somma fino ai 1.800 euro. I risultati dell'indagine, col passare delle settimane, assumono proporzioni sempre più vaste. Comincia ad emergere che il fenomeno illecito è diffuso su tutto il

territorio nazionale.

 

Seguendo le tracce investigative si arriva, per il momento, in alcune province del centro Italia dove si accerta che i falsi certificati non sono più tali sotto l'aspetto materiale, ma ideologico.

 

In altri termini, la scuola abilitata al loro rilascio (su moduli originali), li consegna ad aspiranti gestori di locali che, anziché frequentare le lezioni per due mesi, arrivano in giornata da tutta Italia, firmano registri presenze falsificati, sostengono esami finali conoscendo già tutte le risposte e se ne tornano a casa «diplomati».

 

A canalizzare il flusso di aspiranti baristi, ristoratori, etc verso le centrali del falso erano 5 studi commercialistici (3 a Padova, 1 a Verona e 1 a Vicenza) e numerosi veri e propri «caporali», per lo più asiatici, incaricati di raccogliere le adesioni all'illecito commercio di attestati, organizzare le

trasferte, cercare nuovi clienti.

 

Una situazione, che ha portato e porterà ad abbassare centinaia di serrande di esercizi commerciali e denunciare migliaia di responsabili all'Autorità Giudiziaria.

 

I reati contestati vanno dal favoreggiamento dell'illecita permanenza sul territorio nazionale (il REC serve per lavorare e, quindi, per disporre di uno dei requisiti essenziali ad ottenere il permesso di soggiorno), al lavoro nero, alle frodi fiscali, ai delitti contro la Fede Pubblica, per non parlare della truffa ai danni dei Comuni.

 

Allo stato sono 552 le amministrazioni locali frodate, di cui 216 nel solo Veneto. Colpiti - di riflesso - migliaia di commercianti onesti.

 

 

SOMMARIVA (FIPE) – «Più controlli sugli aspiranti esercenti

Anche a tutela dei consumatori di alimenti»

 

MILANO - La Fipe, Federazione italiana pubblici esercizi è intervenuta sull’indagine della Guardia di Finanza per chiedere più controlli sugli aspiranti esercenti.

 

«Da sempre sosteniamo che è necessario avere controlli stringenti da parte dei Comuni per evitare che ci siano esercizi pubblici gestiti da persone non dotate della professionalità richiesta dall'ordinamento anche a tutela dei consumatori di alimenti e bevande», ha detto Edi Sommariva, direttore generale Fipe-Confcommercio.

 

E la Fipe spiega che «pur condividendo il meccanismo delle autocertificazioni», è «necessario che gli enti che le ricevono possano verificarne attentamente la loro veridicità».

 

E - avverte Fipe - «questo genere di truffe può trovare terreno fertile soprattutto nei settori in cui è forte l'inserimento di operatori che hanno poca dimestichezza con la lingua italiana e possono quindi essere più facilmente raggirati o indotti a cercare scorciatoie».

 

Sull’indagine è intervenuto anche il presidente della Confcommercio:

«Molto bene l'operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Padova perché, soprattutto in un momento di crisi come questo, concorrenza sleale e scorciatoie nel mondo del commercio non devono essere assolutamente consentite», ha detto il presidente di Confcommercio - Imprese per l'Italia, Carlo Sangalli, aggiungendo: «Riconosciamo ed apprezziamo l'impegno e la

determinazione che quotidianamente le forze dell'ordine, come l'indagine della gdf di Padova dimostra, mettono sul campo per contrastare i fenomeni illeciti».

 

«È, quindi, fondamentale - avverte Sangalli - che gli strumenti di lotta e repressione di queste attività vengano rafforzati perché la cultura della legalità non è ancora del tutto radicata nei nostri territori».